Giornata per la prevenzione del Cancro al seno: intervista al cantante del gruppo "Lucio Live Cover Band"
Intrattenimento - Eventi
Venerdì 13 Ottobre 2017 11:07

In occasione della Giornata di prevenzione contro il cancro al seno, organizzata e voluta dall'Amministrazione Comunale di Squinzano, in collaborazione con "Anci" e "Airc", il  nostro team ha avuto l'onore di intervistare il cantante Maurizio Bonerba del gruppo "Lucio Live Cover Band" che animerà la serata di Sabato sera, 14 Ottobre in Piazza Vittoria.

  • Partiamo dalle origini. Come è nato il vostro gruppo? Da chi è composto?

Il gruppo nasce da un desiderio personale riguardante la realizzazione di un sogno. Ai miei tempi, chiunque cominciava  a suonare la chitarra, sicuramente imparava a suonare Battisti. Io ho coltivato questa “passione” acquisendo esperienza con gli anni ed incentivandola ancor di più come speaker radiofonico nelle mitiche radio libere per numerosi anni ma non ero mai riuscito a formare un gruppo dedicato all’artista. Quattro anni fa il miracolo al quale ancora stento a credere: nasce finalmente “LUCIO LIVE COVER BAND”, un mix di musicisti eccezionali che mostrano subito fiducia nel progetto; le caratteristiche del gruppo sono la scelta ragionata di suonare rigorosamente dal vivo, senza nessuna base o campionatura di sorta e quella di riprodurre in maniera quanto più fedele, i pezzi di Lucio, convinti, a ragione, che le persone che vengono a vederci, si aspettano di ascoltare “quella canzone che suscita quel ricordo”. Quindi niente storture o motivi rockeggianti  che rovinerebbero la melodia della sua musica.

Il gruppo è composto da sette elementi e sono: chitarra elettrica solista e chitarra acustica: Salvatore Pezzuto; al basso elettrico: Mimino Gidiuli; prime tastiere e cori: Gianluigi Gidiuli; seconde tastiere, voce solista e cori: Antonio Gidiuli; alla batteria e percussioni la new entry: Fabio Chirizzi; chitarra elettrica solista, chitarra acustica e cori: Antonio Bonerba; chitarra acustica, chitarra classica, cori e voce solista : Maurizio Bonerba.

Una nota lodevole di merito che sento di esprimere, riguarda gli elementi che non fanno più parte del gruppo per vari motivi ma che verso i quali ripongo gratitudine per il loro professionale apporto credendo fortemente di essere portavoce del resto della band. I ragazzi di cui sopra sono Francesco Caretto (chitarra e voce), Franco Gidiuli (voce e cori), Davide Bottazzo ( chitarra elettrica solista), Tiziano Tafuro (batteria e percussioni).

  • Qual è lo spirito che anima i vostri concerti? Come vi sentite prima di un live?

Lo spirito che anima i nostri concerti è quello di fare quanto meglio possibile sul palco ( Lucio ci guarda), per dare il massimo di quanto si è fatto alle prove. La sensazione prima di un live è sempre costituita da una buona dose di emozione ma anche di adrenalina pura. Paura? Si, solo che gli strumenti non funzionino a dovere! Poi, una volta iniziato, tutto va da sé e la cosa migliore che salta agli occhi è quella di un pubblico coinvolto, che ci da ancora maggiore forza fino alla fine del concerto.

  • C’è una canzone in particolare di Battisti che ti rappresenta? Che senti più tua?

Se devo concentrarmi sul riassunto della mia vita, dovrò per forza di cose trovare qualche spunto o qualche frase che possa rappresentarmi, poiché le canzoni di Battisti, anche solo per numero, abbracciano una miriade di occasioni, attimi fuggenti o situazioni dove chiunque può sentire e ritrovarsi. Ma è quello che succede al nostro pubblico immancabilmente, io importo poco. Le canzoni che mi danno profonda emozione (sovente fino alle lacrime) sono :”I giardini di marzo”,”Emozioni” e “Vento nel vento”.

  • Passiamo alla serata di sabato. Come si può notare dalla locandina emerge un nastro rosa, qual è il legame con questo evento?

Abbiamo pensato che una coincidenza così forte non potevamo lasciarcela scappare. Il nastro rosa, bellissima, delicata e inconfondibile effigie di una così nobile causa e motivo della manifestazione di sabato 14 ottobre, unitamente all’onore suscitato in noi per essere stati voluti dagli organizzatori, ai quali va un nostro accorato ringraziamento, ha fatto scaturire l’idea di intitolare la nostra serata canora come una famosissima canzone di Lucio cioè “Con il nastro rosa”, attinente almeno nel titolo ma a mio modo di vedere, anche per qualche frase della composizione, se pur con storia di diversa natura. Insomma, ci è sembrato carino e coinvolgente e lo abbiamo fatto.

  • Quali sono i vostri prossimi progetti?

Non abbiamo progetti ben definiti. Vorremmo continuare a suonare con gli elementi che oggi siamo, vorremmo continuare a suonare per la gente e continuare a farci apprezzare, se possibile. I sogni, se svelati, non si avverano ma ne avremmo tanti. “Lo scopriremo solo vivendo”.

Eugenia Longhin